I pensieri richiamano momenti diversi nel tempo, nella memoria, nell'essere divenuto ciò che non avresti mai voluto. Disperdersi ancora non ha più senso se colui che si ritrova ogni volta è immutabilmente se stesso.
Si perdono pezzi per strada e nel momento di ricomporsi si scopre che nulla è mutato. Mai un tassello fuori posto, fuori luogo, non tuo ma rubato nei lunghi percorsi delle parole. L'abitudine sovrasta la mutevolezza delle cose e colui che si immagina diversamente dannato è invece predestinato ad un triste futuro. E' già scritto, la lotta finisce sempre con lo sfinimento dell'animo e del corpo e pur di salvarsi si sottoscrivono compromessi impensabili ma che la mente cerca di fa propri, di trovare adeguate giustificazioni, di allinearsi antropologicamente a ciò che si appartiene.
Così un giorno ti svegli e comprendi che le parole che hai sempre allontanato, quei tristi discorsi dei parenti, riuniti attorno al camino nei giorni di festa, si riscoprono veritieri. Un sorriso e sai che sei perso per sempre. E non servono distrazioni quotidiane, non servono amanti o fughe improvvise, perchè si ritorna sempre. Perchè colui che un tempo si credeva cinico e amorale si ritroverà con una famiglia da mulino bianco pronta a farsi fotografare al matrimonio dei cugini. Sorridente, felice nel nascondere la propria tristezza. Amen.
giovedì 26 novembre 2009
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5 commenti:
...perchè si deve essere se stessi...perchè c'è sempre questo maledetto bisogno incontrollato di mettere a nudo la propria anima, i propri sentimenti, la propria persona...per essere sinceri, piacere a....essere sicuro di........ma chissenefrega....è bello viaggiare in infiniti spazi essendo tu una dimensione sconosciuta....senza aver paura di offendere, non essere trasparenti, non esaudire le apsettative...ma solo fluttuare...ma solo "imparare dal vento a respirare"....ma solo disperdersi...e non di-sperdersi!!!
Io non ho le risposte a tutto, passo di qui...perchè qui posso e non voglio, o voglio e non posso.....essere ciò che voglio...mi piace dirti queste parole, perchè i nostri pensieri sono paralleli...
...la vita è ciò che noi ci costruiamo, ciò che noi desideriamo essere...e non ciò che gli altri vorrebbero che noi fossimo...altrimenti che vita sarebbe???...tutte marionette di una unica grande finzione???
...no...mio caro...non accettare certi patteggiamenti, sei solo o vuoi esserlo, questo importa solo a te....l'importante è che tu viva come ti pare e piace....ma soprattutto senti, dici, pensi e agisci come se la tua mente fosse onnipotente...
by..."unapercaso"
I parenti.E chi sono.Ti si sei trovato con loro per caso ma a te solo devi rendere conto e come desideri impiegare il tempo che ancora ti resta.Ma sai cosa desideri?...Ciao.Alice
@unapercaso: concordo in pieno con te. Ed è questo che volevo marcare, che spesso la vigliaccheria fotte le persone arrendevoli e finiscono con il concludere la propria vita proprio così come raccontavano i nonni seduti accanto al camino. Ti sposerai un ingegnere, avrai una bella casa tutta tua e dei figli. Sarai contenta per tutta la vita. Questi erano i discorsi che facevano alle mie cugine nelle fredde serate del Natale
@alice: da quanto tempo. Menomale che di parenti ne ho pochi :-)
Non trovavo i calzini. Ed una volta trovati, non ero più capace a fare il nodo ai lacci delle scarpe.
Non possiamo far finta di essere in un modo, siamo come siamo! Credo che la vita vada presa a pieno, nel senso che io faccio all'istante ciò che devo fare, senza trattenermi, senza avere timore, vivi in modo spontaneo, la perfezione non è umana e nemmeno la famiglia del mulino bianco! Grazie del commento, a presto!
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