domenica 30 maggio 2010

Silenzio

Nessuna voce da lontano, solo poche lettere.
Eppure sto zitto, per ascoltare meglio.
Cammino e mi chiedo cosa sarà mai, se ci sarà un ritorno.
Oppure, magari, non è mai avvenuto l'andare.
Necessario? Vita legata a destini non voluti.
Resto qui, immobile. In silenzio.

1 commenti:

tropporumoreperniente ha detto...

mi fissava! sapevo che di li a poco avrebbe fatto una delle sue esplosioni emozionali! tipiche della represssione a tre s esistenziale che domina il secolo!
"non dici nulla?"
ecco! ci siamo!
"allora? non ti sfiora l'idea di esprimerti?"
l'idea di esprimermi? ci siamo ora comincia con frasi liriche da isterismo primomattino!
"e pensare che ti credevo diverso, non mi aspettavo un tuo atteggiamento simile"
probabilmente non mi avrai mai visto per quel che davvero sono! e forse questo è il vero punto!
"credevo ti interessasse il benessere altrui! che ci tenevi a me! e ora te ne stai zitto!"
questo è il momento etico egoistico in cui l'altra persona tenta di convincerti che non soddisfare un esigenza altrui è essere poco altruista, avere poca stima dell'altro e perchè no essere un bastardo egoista!
"va bene! se hai deciso di non parlarmi più possiamo anche chiuderla qui"
perfetto! ha giocato subito l'ultima carta: si rompe tutto! tutto si ferma! fine della storia! ma è solo un blufff a tre f! sappiamo bene che è la provocazione maggiore per tirati parole da bocca!
"ah è così?! muto! allora sei uno stronzo. per quanto tempo riusciresti a prendere in giro una persona? che bastardo che sei"
quando iniziano con le mezze parole che offendono sei quasi fuori! devi resistere giusto qualche minuto ancora. ecco ci siamo per davvero
"va al diavolo! quando mi cercherai col cavolo che mi troverai. pezzo di merda!"
fine. se tutti saprebbero star zitti. non per molto! una manciata di minuti giusta per far cadere una sbronza sentimentale mattutina! giusta il tempo di lavarsi di dosso la puzza di gente che c'ha l'odore dell'egoismo accecante! basta poco! seduti in un angolo gradevole a difendere il proprio spazio esistenziale, immobili, come insensibili che poi nel buio le lacrime usciranno da sole, semplicemente zitti!