mercoledì 7 aprile 2010

Abbandono.

Un sogno a metà con un di lui seduto sul mio divano.
Nessuna parola, solo tristezza in solitudine. Ed io che attacco, sprono, offendo. Pronto a sguainare la spada rabbiosa di desiderio. Mi chiedo da dove provenga tanta ferocia ma la sento infiltrarsi nei pori sudati.
C'è scompiglio nella stanza, di una lotta mai avvenuta. Non sento alcuna parola provenire da quelle labbra chiuse, serrate nella paura di una fine lenta ad arrivare. E allora perchè quell'uomo seduto su quel divano con lo sguardo abbassato, le mani sulle ginocchia e il volto triste?
Perchè ha scelto me? Io che già tempo ho abbandonato il campo di battaglia.

1 commenti:

hai deciso che fare ha detto...

"mi chiedeva cosa fare di me. mi guardava con quegli occhi carichi di incomprensione. avrei potuto leggergli rabbia se non avessi visto nel suo animo. un uomo non sa mai scegliere se prima non ha trovato la sua meta. questo l'avevo imparato da mia madre. ci sono cose che noi donne ci trasmettiamo senza parole, a pelle. certo che di confusione ne avevo portata con me. in quelle sue stanze tutte ben pulite. avevo escogitato giorno per giorno la disfatta della sua importanza personale. credevo di essere una shiamana in missione per conto di una forza superiore. ed ora ero lì ad aspettare un suo cenno, un gesto, una parola che avrebbe definitivamente deciso di noi! eravamo in lotta ma lui non se ne era accorto. non si rendeva conto della lotta per il risveglio. io ero solo una donna strana. a volte rompipalle...avrei affondato le mie unghie più dentro se avessi avuto la possibilità...ma ai suoi occhi non c'era nessun fine solo una stupida incomprensione"