Cuori di cuori
cuori di picche e di bastoni
passano di mano in mano
e di gioco in gioco
sopra il tavolo verde delle illusioni
logorando chi li logora
uccidendo chi li brucia
come fossero cuori di carta
di cui non rimane che il loro povero nome
e un pò di cenere bianca.
P.s:
Primo post, prima e unica "poesia", se tale si può nominare, scritta dalla sottoscritta.
Stronzata?
Oh yess!!!
martedì 30 marzo 2010
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2 commenti:
poesia? Brano.
E' stato un pò come scrivere sul retro di una cartolina, non credi?
"le prime tre carte che mi passarono erano davvero disastrose. segno diverso, due colori a uno...le previsioni della partita erano decisamente buie. ma il destino gioca dalla sua parte una combinazione sempre fatale che può ribaltarsi, per cui continuai la mano e nonostante le separazioni ed i lutti decisi di continuare. le due carte successive sembravano delineare il gioco...mi rincuorai come un dilettante. alzai la posta e diedi tutto il cuore. ci sono momenti che vendi parti di te a sconosciuti convinto che l'investimento sia fruttuoso, e solo dopo anni capisci che l'investimento è sintomo immaturo di una lacerazione che ti porti dalla prima occhiata alle tre carte iniziali. ma nel gioco pensi a respirare e restare in vita, il resto viene da se. avrei dovuto scegliere quali carte cambiare avrei conservato i cuori, e scartato le picche...ma una distrazione scelse per me. gettai in terra le carte che credevo buone. forse l'ultimo colpo avrebbe fermato quella discesa inesorabile dell'animo. ma avvenne quello che definisco colpo di scena destinale...vinsi la mano. ora sono sempre allo stesso tavole, ma questa volta dò io le carte..."
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