lunedì 27 aprile 2009

ottopuntodieci

già da un pò sei sveglia, gli occhi sono aperti e chissà dove hai la mente.
Chissà come hai dormito stanotte e dove è andato il tuo pensiero nel risveglio mattutino. Ti vedo ancora assonnata salutare i tuoi gatti ed entrare pian piano nel mondo dei vivi.
In che mondo risiedo io? In quello fantastico delle passioni ingovernabili oppure esisto anche mentre scendi di casa per andare a fare colazione, saluti il barista che già ti prepara il cappuccino mentre il nord, stamattina, si è svegliato sotto un timido sole che ogni tanto si ricorda che anche altra gente ha bisogno di lui.

Vorrei essere loro stamattina, tutti quelli che ti incroceranno mentre andrai in ufficio, tutti i tuoi "buongiorno" e tutti i tuoi sorrisi.
La signora che mette fuori la verdura e saluta il tabaccaio come tutti i giorni, i ragazzi che vanno a scuola fermi al semaforo, l'autista del bus che si ferma per farti attraversare e che magari ti porterà con sè fino alla prossima fermata, fino a che nei suoi occhi apparirà un'altra donna.

Ti porto con me stamattina, senza farti scendere ma tenendo vivo quel pensiero che mi accompagna durante le mie giornate, son già tante oramai e mi sveglio al mattino cercandoti tra i pensieri notturni. Ti prendo e ti porto con me, nella mia vita che ancora non conosci se non dai miei racconti, tra quelle stradine del sud che ti piacciono tanto e in quell'accento che tanto ti fa sorridere.

Andiamo ora, è il momento di diventare uomini, si sognerà ancora stanotte, così da poterti avere un'altra volta accanto a me.

ottopuntodieci, hai aperto gli occhi ed io ero gia lì.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie! Con quel buffo accento del sud sei tu che mi svegli e mi riaddormenti

Antonella ha detto...

che bello che ti sei innamorato!

"essere l'eletto è come essere innamorato"
matrix