inseguo emozioni lontane nello spazio, le rincorro a perdifiato e un abbraccio, caldo, mi appartiene.
sa di mattina appena alzata, di pelle ancora calda della notte già trascorsa, di sogni tenuti nascosti, volontariamente reclusi ad occhi altrui per il timore, irreversibile, di cadere giù.
Stamattina ciò che è reale posso toccarlo, annusarlo e viverlo fino a quando il mare urterà contro il mio corpo, rigenerandolo nell'ambizione personale di crederci mentre il burattinaio disfa la sua valigia.
Ha la barba lunga stamattina e gli occhi assonnati, la saluta mentre va via, sa che ritornerà e si prepara, nel migliore dei modi. Qualcosa cambia in lui, le parole cominciano a fuoriuscire, dal vicolo stretto e buoi nel quale si erano di-sperse.
sabato 14 marzo 2009
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