martedì 26 agosto 2008

Volver



Tornare, ri-tornare, un viaggio che continua.

Ci ho messo un po' di tempo a scrivere del mio ritorno, lo sto facendo solo ora perchè solo ora sembra siano lontane le vette a cui sono appartenuto per alcuni giorni.

In autobus verso Belluno vedevo allontanarsi ciò che mi stavo perdendo, ciò che stavo lasciando per ri-tornare alla mia normalità, alla mia vita quotidiana-comune-immune da pericoli.

Spesso ci si ritrova a lasciare noi stessi distanti, lontano da noi per ritrovarci in ambienti familiari, dove è più semplice vivere, più semplice dire di si, più semplice avere una carezza a portato di mano.
Ci si rifugia così nel nostro mondo, quello stesso mondo che ci è appartenuto per molti anni, fin dalla infanzia, in quel mondo dove tutto è conosciuto e poco ci spaventa e dove poter trovare in saldi un volto conosciuto, una mano da stringere, un viso da baciare con affetto, occhi in cui perdersi, parole sulle quali addormentarsi di notte... per non restare soli.

Sui monti si è soli, sono stato solo per tutto il tempo, non conoscevo nemmeno più me stesso, il mio corpo da scoprire passo dopo passo.. il mio animo nuovo all'intelletto, sensazioni che non sapevo esistessero.
Non hai pensieri, non hai ricordi, i volti si sfigurano e il mondo che lasci sembra talmente lontano da non ricordartene più.
Poche cose ho tenuto con me. La sera pochi pensieri della vita che avevo momentaneamente lasciato, due, tre telefonate.. quelle davvero a persone importanti che vorresti tenere sempre con te. Tutto il resto è svanito.

Tutte quelle cose per le quali ti batti ogni giorno, ciò che ti sembra davvero importante fino a far parte pienamente della tua giornata, i pensieri che di notte invadono la mente restringendo il tempo del riposo... tutto è svanito. I volti si sono sfigurati, i nomi dimenticati, gli oggetti trasformati.
E allora comprendi veramente cos'è importante per la tua vita.

Nel massimo sforzo fisico e mentale tutto sparisce e quando ti fermi e la mente si rilassa, quello che si ferma, ciò che ti appare è davvero importante.
Se l'hai portato fin lì significa che merita davvero, se quando sorridi guardando l'orizzonte dopo essere salito in vetta con grande sforzo e ti viene in mente un nome, una persona, un evento.. ebbene è tuo e starà sempre dentro di te.
E ti rammarichi scoprendo che invece "cose-eventi-persone" alle quali avevi dato importanza sono irrisori, complementari alla tua vita ma che possono benisismo passare di lato e accomodarsi alla porta senza far rumore alcuno, socchiudendo la stessa piano, per non turbarti ancora una volta.
Sta a noi lasciarli per sempre e non farli più tornare.

Senti te stesso, il tuo fisico, il tuo respiro, il respiro della montagna.
Quando ti fermi esausto con il viso sudato e ti siedi cominci ad ascoltare il respiro affannato, il tuo, sempre più insistente. Lo ascolti e ti senti vivo, lo ascolti e sorridi guardandoti intorno e scoprendo cos'è che stai conquistando.

Senti la libertà sotto ai denti, la mastichi a piccole dosi... incredulo e solo quando ti fermi ti accorgi di sentirne un altro di respiro.. non è più il tuo, è così lontano ma lo senti sotto ai tuoi piedi, ti giri intorno e non vedi altro che monti e ti accorgi che la montagna respira, con te e senza di te e che quelle tue impronte in quella terra tra un po' non esisteranno più.
Sarai altrove e altrove porterai il tuo animo.

Volver
Ritornare per andare altrove, per non trovare ciò che hai lasciato, per trovare ciò che ti aspetta, per abbracciarti ancora e i colori non li perdi più.

Ri-tornato
e questo viaggio lo dedico a me.