Ecco la risposta di Vlady alla mia prima mail.
Diciamo che non è stato molto confortante... ma certamente non mi arrendo
Vlady
Quante domande, vediamo di fare un po di luce, prima di tutto, vediamo il discorso sicurezza. Il percorso è al 99% in mezzo ai monti, il telefono si e no prende sul 60% del percorso, pertanto è una sicurezza personale limitata.
Poi per me sone zone che ho frequentato fin da piccolo con genitori e scout, so come orizzontarmi, conosco bene le montagne intorno quindi con un colpo d'occhio riesco a orientarmi per calcolare distanze, dislivelli e tempi tra un rifugio o ricovero e l'altro.
Importante è il passo sicuro, secondo me non è così semplice camminare sui sentieri dell'alta via, molti passaggi sono impegnativi, richiedono tecnica e sicurezza, non è raro andare in panico in un passaggio esposto con ghiaino e burrone infinito sotto.
E' come suonare uno strumento ci vuole tempo per imparare, poi magari si sbaglia una nota e ci si arrabbia, sbagliare un passo in montagna vuol dire il più delle volte infortuni leggeri, o gravi.
Una possibilità potrebbe essere partire già con qualcuno con esperienza, o affiancarsi alle centinaia di persone che percorrono la via in agosto.
L'alta via n. 1 in fin dei conti non è così difficile, però la cosa che uccide sono i dislivelli e il peso dello zaino.
Eviterei la tenda, peso e ingombro superfluo, i rifugi sono molto grandi e anche se pieni devono sempre offire un posto d'emergenza,magari un materassino in sala da pranzo, meglio ogni mattina chiamare il rifugio successivo che si preventiva di raggiungere per occupare un letto.
Eviterei un materassino gonfiabile a favore di un nylon isolante, essenziale un fornellino e un pentolino utile per farsi da mangiare nei trasferimenti.
Ottime le buste liofilizzate, pesano un etto e offrono un pasto completo.
La pila, una saponetta piccola, l'importante è limitare il peso al di sotto dei 10 kg.
Due maglie pesanti ottimi quelli tecnici di wind stopper si asciugano velocemente da pioggia e sudore, due paia di pantaloni con la cerniera in quei tessuti simil viscosa.
La biancheria intima limitata a 3 magliette 1 costume e tue slip.
Gli scarponi pesanti in goretex e un paio di ciabatte per i rifugi.
L'imbragatura non è indispensabile in quanto si possono evitare le ferrate ma comunque si trovano delle corde fisse nei luoghi esposti o scivolosi.
Un completo pioggia totale, giacca pantalone e copri zaino. Lo zaino deve essere compatto non superare i 65 lt di grandezza, diventa difficile da gestire in alcuni passaggi. Sempre una riserva d'acqua di almeno 1,5 lt, anche se il percorso è ricco di torrenti e sempre l'acqua è potabile è meglio evitare di stare a secco di acqua.
Altra cosa importantissima è l'allenamento, si percorrono anche 2000 metri di salita in un giorno, e le gambe se sono allenate ti portano su senza fatica e puoi goderti i panorami al contrario i primi 2 -3 giorni sono infernali, dolori atroci e fiato corto ad ogni passo, quindi partire da subito con 1 ora di corsa al giorno o se hai la fortuna di qualche salita vicino a casa vai tutti i giorni su e giù con passo veloce, non serve correre e non serve peso sulle spalle. L'importante è rinforzare le gambe e adattare il fiato.
Ci sarò anch'io dopo ferragosto vedrò quanti giorni riuscirò a dedicare a questo giro.
giovedì 31 luglio 2008
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