domenica 13 dicembre 2009

Alfama

Eccomi qui.
Ti immagino sdraiata sul letto mentre leggi questa mail, prima di partire, prima di arrivare da me.
Non è difficile raggiungermi, il più è fatto, il biglietto è ancora conservato in quella busta rossa? Un bel regalo davvero, non chiedevo di meglio o forse, non esiste di meglio, (per ora).
Sono qui da un giorno e in questo quartiere mi sento a casa, sembra di essere a Napoli.
Uscita dall'ereoporto dovrai prendere il bus o meglio il Carris numero 91 che ti porterà in centro, ci impiegarai un pò, circa una ventina di minuti. Dalla stazione potresti prendere la metro verde che ti porterebbe a due passi dall'albergo. Ma fortuna che tu arriverai di giorno, perchè così puoi prendere il tram numero 28. Appena scendi dal bus cerca di vedere un cartello con su scritto: "paragem" e attendi il tram 28. Un piccolo tram elettrico, strettino ma penso che avrai una sola borsa, quindi nessun problema. Cerca di sederti al quarto seggiolino a sinistra partendo dal conducente, quello vicino al finestrino. Lì sotto potrebbe esserci ancora un biglietto per te. Stai attenta solo ai borseggiatori. Ti ricordi a Napoli, alla sanità? E' uguale. Tante persone, strette l'una all'altra.
Attraverserai vicoli storici di Lisbona, stradine strette che potrai quasi toccarne le mura, salite ripidissime così come poi la discesa. Vedrai il bucato steso da un palazzo all'altro, sorriderai, lo so. Ogni tanto però devi tenerti forte perchè il tram quando frena non è molto delicato. Ti vedo impegnata a guardare dal finestrino così come ho fatto io. Sei bella lo sai?
Dal bianco della zona turistica passerai poi ai colori di questa parte vecchia, proprio dove sta l'hotel. In piazza Luis de Camoes la signorina è pregata di scendere, dirigiti verso la fermata della metro, di fronte c'è un bar. Appena scendi sentirai un'aria diversa, è il vento atlantico, fa un pò freddo qui ma ancora per poco. Due passi e sarai nel bar, non prendere l'orzo stavolta, qui fanno un buon caffè. Nel bar chiedi di Luis, ricordi l'attore dell'"Uomo che non c'era"? Uguale, solo che devi cercare di vederlo in bianco e nero, ma a te l'immaginazione non manca. Lui sa già tutto o perlomeno credo di avergli spiegato bene la faccenda, non parla inglese ma conosce il tuo nome, presentati a lui e credo che troverai me. Mi affaccio alla finestra e sembra di vederti passeggiare in questi vicoli, guardarti da lontano. Come la prima volta che ci siamo visti, senza nemmeno parlarci, senza nemmemo dirci ciao ma già così intimi.
Son qui che ti aspetto, presto saremo nuovamente io e te. Senza più fare giri a largo, inutilmente disperdersi solo per ri-trovarsi.
Stanotte, dormi bene.
(buon viaggio)

10 commenti:

Vale ha detto...

Sei bravo a dare indicazioni.
Lei le seguirà?

Natalie ha detto...

Beh... posso venire anch'io? Prometto che non disturbero', ho tanta voglia di visitare Lisbona!
Comunque, buon divertimento e tanti momenti magici e indimenticabili :)

Disperso ha detto...

@vale: ciò che è scritto è già stato

@selene: la prossima volta, semmai.

Anonimo ha detto...

Da maschio rido.M'hai ricordato una volta.Ciao.Domenico

Disperso ha detto...

@domenico: tu sai troppe cose che io non so :-)

riccardo uccheddu ha detto...

Divertitevi, voi due.
Perchè ve lo meritate.
Pensare che questa frase sia banale, è sbagliato.
Banale è pensare che meritiamo il dolore e la sofferenza. Talvolta, anche se non è banale, è però ingiustizia verso sè stessi anche un'impietosa auto-analisi.
O almeno, credo.

Disperso ha detto...

@riccardo: dopo tutto il disperdersi, l'atlantico spensierato.

Asha Sysley ha detto...

Per quello che dicevamo. Il bello è il dopo. Il successivo. Assaporare quello che è stato. Parafrasarlo, immaginarlo. Prima siamo presi, pervasi, camminati dalle emozioni. Stentiamo a pensare. Dopo, a mente fredda, ci mettiamo sul letto con la nostra sigaretta. Torniamo indietro, pensiamo ai suoi passi, ogni piccolo movimento che ha fatto per noi, in funzione di noi. Salire i gradini dell'autobus, voltare lo sguardo al sole. Sta venendo da noi, per noi.

E non so sinceramente cosa sia meglio. Sicuramente differente, il vivere il momento e il ricordarlo.

Surrealina ha detto...

Dis-perso, non ti leggevo da un po'. Mi hai tolto il fiato. Bacio.

Disperso ha detto...

è sempre bello "togliere" il fiato.
'notte a te