domenica 22 marzo 2009

del tempo che passa

[..] Il tempo è ciò che siamo noi. E' sulla nostra faccia, nei nostri silenzi e nella nostra attesa. Vediamo di meritarci il tempo della pazienza e dei giorni in cui non capita niente. [..]
(Tahar Ben Jelloun - Notte fatale)

Non è ne dormire nè essere svegli, gli occhi son chiusi ma la mente è aperta, vigile anche se assonata. I pensieri si confondono con le immagini del quotidiano, con quello che è stato e con quello che non sarà mai. Mi giro e mi rigiro nel letto disfatto dall'insonnia. Non si è nè morti nè vivi, quel limbo mi sta appartendendo. Tra le mani un lembo di stoffa, nella mente un nome rubato.
Apro gli occhi ed è già mattino.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Si è tutti ladri di qualcosa di un lembo trattenuto e che per le mani si gira dando il buongiorno a un alba o a un tramonto.Scrivi con sentimento e non è da tutti.Marie

Disperso ha detto...

Grazie Marie.
Benvenuta da me.