
Si fa di tutto per cercare di restare con i piedi per terra. Per volare il meno possibile, ci si sforza a lanciare la mente al massimo due passi dinnanzi a noi, si sbircia, si vede cosa ci sta e si ritorna alla base. Protetti dai nostri muri, dal calore delle nostre case.
Rinunciamo a ciò che vorremmo, a ciò che sappiamo possa farci sorridere ancora solo perchè scuoterebbe la vita. La scuoterebbe a tal punto da destabilizzare ciò che negli anni, con fatica e rinuncie, abbiamo costruito.
Per meritono nostro o per altrui meriti ci sta molto intorno a noi e ce lo teniamo stretto, fino a farci soffocare ma poi, quando il fiato manca cerchiamo respiro, gli occhi si dilatano, lo specchio non basta più e quella mano calda diventa fastidiosa.
Una fugace fuga, pochi attimi nei liberi pensieri. Terrore!!! Spavento!!! Malinconia? Non mi importa, non mi importa più barcollare o cadere.
Amo le gambe tremuli e il sentire dei mie battiti, le mani sudare e la mente andare via, lontano da qui, lontano da me.
Sbagliare ancora ma crederci. Morire ancora ma sorridere. Piangere ancora ma felice.
Vivere. Respirare. Mandare in frantumi una finestra per far entrare dentro il freddo dell'inverno. Non voglio coperte, mi servono solo scarpe.
Un qualcosa mi ha spinto verso le dolomiti questa estate. Qualcosa mi spinge ancora lontano. Camminerò tanto quest'anno, me lo sono ripromesso.
Comincio ora. Buona fortuna, frà.
5 commenti:
sbagliare ma ancora crederci. e credere che pure l'errore sia un onore di questo grande circo della vita. auguri, per l'anno, e tutti i passi che verranno
Gitti.
(gittiepoi.wordpress.com-che tanto va a finire che esce anonimo:-)
in cammino...(sconfitto)
[...]viaggiano i viandanti, viaggiano i perdenti più adatti ai mutamenti[...] CCCP
bella frà:)
[...]cadono di vertigine.....cadono di vertigine...cadono di vertigine [...]
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