".. si dice che sia partito già da un pò.. ancora in cammino, ancora una volta. Conoscendolo so che deve dare un qualcosa e prendersi ciò che gli spetta. Solo lei potrà fermarlo, ancora una volta. Lascerà i malpensieri durante il tragitto e arriverà lì pulito e sereno"
A volte si pensa che sia possibile ribagnarsi i piedi nella stessa acqua, magari facendola confluire all'indietro. Aspettando quelle stesse molecole di un tempo passare lì in quel preciso istante nel ricordo di sensazioni svanite. Oppure rincorrendole all'inverosimile, sperando di poter correre più veloce del fuire dell'acqua e balzare proprio in quel punto.
Ma per ottenere cosa?
Non è mai uguale, l'acqua intanto cammina, scorre e muta, si trasforma, divenendo impura, mescolandosi a ciò che incontra per strada, camminando nella propria direzione senza voltarsi indietro. L'acqua di un fiume non guarda indietro, aspetta solo di raggiungere la propria meta, per poter vivere quietamente.
E allora, mi chiedo spesso, cosa spinge l'essere umano nell' attesa di un rifluire di sensazioni, uguali a quelle già vissute. Vuoi forse tu abbeverarti in acqua stagnata? In un'acqua che man mano viene evaporata dal sole?
Ti chiedi perchè non ti disseta più e non guardi a quella fresca e nuova che sta per rinfrescarti i piedi e poi l'animo e che corre, dritta verso te.
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